Forbidden Love

-Titolo: Forbidden Love
-Capitoli: non definiti
-Tipo: Lime
-Rating: Arancione
-Breve trama: Erika Parker una ragazzina di diciassette anni è stata mandata in un college per perfezionare i suoi studi di francese a Parigi...vivrà li per ben cinque mesi e proprio in quel college lei incontrerà Claude Jean,per gli amici CJ,Dupont noto stronzo del college..nascerà tra entrambi una storia d'amore ma che alla base ha un segreto che entrambe le loro famiglie nascondono e che nessuno dei due ultimogeniti sa...

1°Capitolo

- E queste sono le ultime valigie...- Dissi indicandole al facchino che abbastanza affaticato metteva all'interno del portabagli della sua auto la mia quinta valigia,esagerata? Bhe devo stare via cinque mesi ditemi voi se devo vivere come una pezzente o avere abiti e tutto necessario per cambiare più spesso...
- Erikuccia mia non ti sembra di portare via un pò troppa roba?- Chiese mia madre come se stesse parlando con una bambina di cinque anni..cavoli ho diciassette anni,non c'è bisogno che mi chiami Erikuccia! Pensai stizzita dentro di me per rivolgerle un sorriso forzato,ma degno di essere interpretato come un dolce sorriso che la propria figlia rivolge alla sua mammina adorata...
- Mamma sai che mi piace cambiare queste valigie rappresentano solo un quarto del mio guardaroba...è lo stretto necessario...- Mi giustificaii guardandola e lei guardandomi alla fine comprensiva mi rivolse un sorriso e un abbraccio,oddio i momenti dei saluti...e delle rccomandazioni! Pensai già angosciata da le prediche pre-partenza che mi farà
- Miraccomando sii prudente...stai attenta ai ragazzi che vogliono cercare di abbordarti,non sia mai che usino la nuova droga dello stupro e ti facciano perdere i sensi facendo violenza su di te...- Mi disse lei preoccupata,l'ho sempre detto io che ii telegiornali più che informativi iniziano a diventare nocivi per la salute dell'umanità!
- Mamma tranquilla...è un college per bene lo hai detto tu no? Chi vuoi che faccia violenza su di me? Un bel calcio nelle parti basse e la castrazione è assicurata...- Dissi io cercando di rincuorarla,inutilmente dal momento che mi asisllò con un'altra sua paranoia
- Se qualche professore osa farti delle avance di tutto alla preside..i pervertiti pedofili vanno arrestati! - esclamò lei seriamente. La guardai con un sopracciglio alzato e scossi la testa
- Mamma! insomma la smetti di farmi tutte queste stupide prediche? Starò bene! Studierò...mi impegnerò...e mi divertirò..- Ovviamente questo era l'ordine da dire a mia madre...ma ciò che farò sarà completamente al contrario,andiamo cinque mesi senza una madre paranoica e un padre,che aimè quando arirveranno i momenti dei saluti dovrò fare un abbonamento ai fazzoletti della scottex, è un sogno totale!
- Ok mi fido..va a salutare tuo padre che lo vedo molto commosso...- Mi disse lei indicandomi mio padre che già aveva acceso la fontana,sospirai e poi gli rivolsi un sorriso abbracciiandolo...singhiozzava e piangeva disperato quasi,neanche stesis andando a morte! Erika resisiti solo due minuti e poi sarai qu quel taxi che sarà pronto a portarti all'aereoporto dove dirai addio per cinque mesi alla famiglai più apprensiva e opprimente di Londra!
- Sii prudente...io e tua madre ti abbiamo attivato le due carte di credito bada a non consumarle tutte...ma sappi che se finisci tutti i soldi chiamaci e diccelo che la ricarichiamo...- Chiamatemi cinica ma ciò che amo della mia famiglia è il suo patrimonio economico: ricchi fino al vomito...! Sono ricca fino al vomito e ciò mi piace dannatamente perchè cavoli amo essere viziata fino allo sfinimento.
- Va bene papà...- Dissi con mezzo sorriso,per poi guardare l'orlogio - Cavoli è tardissimo! - Esclamai mostrandomi agitata,era presto ma volevo evaquare immeidatamente. I miei genitori mi guardarono allarmati e subito si affrettarono a dare le direttive al tassita di fiducia mentre io salivo in auto richiudendomi la portella alle spalle.
Ecco l'autista ora era in auto...il viaggio iniziava,salutai i miei genitori con un cenno di mano e l'auto partì facendomi lasicare alle spalle la famiglia più noiosa che avessi mai conosciuto...

Collège International De Paris
Quella grande insegna distraeva i miei occhi...ero qui nell'amata Parigi in uno dei college più rinomati in tutta Europa.
Con me tanti altri studenti che avevano la mia stessa espressione ma ripeto simile a me avevano solo questa espressione...tutti di alto livello per carità,ma era chiaro che in quel college quella che sarebbe emersa sarie stata io,sia per condotta,sia per studio che per moda e tutto...insoma sarei stata la punta di dimante per quel college,come dire la ragazza immagine! Pensai mentre un sorriso trionfante all'idea si posò sul mio viso.
In quel momento una schiera di ragazzi e ragazze in divisa ci vennero a dare come dire l'accoglienza...beh si perchè questo era un college come tanti,una scuola come tante eravamo noi Inglesi a visitarlo epr qualche mese.
- Fossi in te leverei quell'espressione di trionfo per essere arrivata qui...quando inizierai a viverci vorrai subito andare via...- Mi disse un ragazzo di quelli in uniforme poggiandosi al muretto accanto a dove ero io e accendendosi una sigaretta. Dovevo ammetterlo era un bel ragazzo. Aveva i capelli castano scuro abbastanza corti. Il suo viso era squadrato e i lineamenti regolari e due occhi nocciola profondi intensificavano il suo sguardo. Fisicamente non dava la stazza di essere il classico ragazzo ben palestrato ma di certo non era neanche il ciccione di turno che non entrava nei pantaloni una cosa era certa aveva classe nel vestire,o almeno nonostante avesse la divisa già il solo notare le sue scarpe Jimmy Choo mi lasciava intendere che genere di ragazzo fosse: ricco e da come si pone negli atteggiamenti molto sicuro di se e strafottente.
Dopo averlo esaminato rapidamente ma dettagliamente gli risposi a tono
- Io penso che quando un pò tutti conoscerete chi io sia...inizierete come dire a venerarmi? - Una risata sonora rimabalzò al mio orecchio,aveva osato ridere di me o sbaglio? Pensai serrando le labbra mentre diede un tiro alla sua sigaretta gettandomi completamente il fumo in faccia. Arriciai il naso guardandolo e cercai con una mano con un secco gesto di togliermi quel fumo che stava per arrivare al mio viso.
- Che hai da ridere? Io fossi in te non riderei così tanto non sai neanche chi hai davanti a te...- Dissi io sicura di me,nessunoe ripeto nessuno doveva ridere di Erika Parker! Lui mi guardò con superiorità volgendomi un rapido sguardo al mio abiggliamento impeccabile...di certo a vestirio non ero meno di lui,anzi forse ero anche meglio.
- Vedremo...intanto è meglio che tu ti ricorda o meglio sappia chi hai davanti a te..- Mi disse guardandomi o meglio inchiodandomi con lo sguardo.
- Chi ho davanti a me? Il classico ragazzo che è noto a tutti come il capo della scuola...e che una ragazza prende e una lascia...insomma lo stronzo del college? - Dissi io con tono annoiato e sempre uguale. Un ghigno comparve sul suo volto,dandogli quell'espressione da vero bad boy.
- Vista arguta...complimenti...- Mi disse dando un ennesimo tiro a quella sigaretta - l'unica cosa che non sia è il mio nome e qui lo conoscono tutti...sono Claude Jean Dupont...per gli amici CJ..- si fermò e mi guardò stavolta sardonico,si allontanò dla muretto e getto la sigaretta per terra spegnendola con un piede...dopo di che si avvicinò al mio orecchio e il suo profumo Armani inebriò i meii sensi,anche se non lo diedi a vedere
- per te...come vuoi...- Fu così sussurrata quella frase che il suo respiro tra l'incavo del mio collo e l'orecchio mi fece rabbrividire. Ma mi contenni e con una spinta lo allontanai da me
- Bada a non farti fantasie sulla sottoscritta...e sopratutto ne tentare di soddisfarle perchè da me non avrai mai niente...chiaro? - Dissi civettuola,portando agli occhi i miei occhiali da sole Valentino - Ci si vede in giro...- Dissi con un sorriso trionfante di come mi ero comportata,e voltandomi mi diressi verso l'ingresso del college dove raggiunsi il mio gruppo di studi...

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Edited by •QueenB - 6/3/2009, 21:05