Sotto la neve di Amsterdam

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Dantelove
view post Posted on 26/4/2009, 14:40




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Capitolo 1
Dante alzò lo sguardo: aveva sentito un rumore flebile nel silenzio del primo mattino. Per un momento credette di essersi sbagliato, poi vide un puntino nero avvicinarsi velocemente.
<< Maledizione>> sibilò. Si allontanò di corsa, chiamando il compagno. Non si voltò, ma sentì un boato vicinissimo a lui: l’’onda d’urto lo gettò a terra. Le fiamme gli lambivano le gambe.
<< No!>> trovò la forza di gridare il ragazzo, rialzandosi. Guardò in basso: i suoi polpacci erano rossi e bruciavano. Mosse incerto dei passi, e quando ritrovò stabilità nelle gambe si mise a correre, lottando contro il dolore che lo invadeva acuto e bruciante lungo tutto il corpo. Ci fu un’altra esplosione. Fu tentato di tornare indietro e di aiutare i genitori e Ryan.
Invece gridò:<< Mi dispiace>> all’inferno di fuoco che aveva alle spalle.
“Perché?” si chiese “Perché a me?”
Camminò a lungo, e ad ogni passo sentiva che le gambe rischiavano di abbandonarlo. Solo la forza di volontà lo spingeva da andare avanti, a scappare: suo padre glielo aveva detto, gli aveva detto di scappare quando quel giorno fosse arrivato.
Il paesaggio cambiava: faceva sempre più freddo, e il terreno si era ricoperto di una spolveratine di neve. Il ragazzo se ne passò un po’ sulle gambe ustionate, per alleviare il bruciore.
Dante trattenne a stento un gemito di dolore.
“Le ferite si sono infettate” pensò disperato., e cadde a terra. prima di svenire, vide una sagoma scura immobile, poi tutto divenne buio.

<< Ehi, sei sveglio?>> disse una voce melodiosa accanto al suo orecchio. Lui socchiuse gli occhi, e vide sopra di sé una ragazzina di on più di 7 anni dai capelli scuri come la notte, e una pelle bianca che non differiva tanto dalla neve alle sue spalle.
<< Come ti chiami?>> continuò innocente.
<< Ryan>> Non sapeva bene perché aveva mentito, ma l’aveva fatto prima di poterci ripensare. Eppure quella ragazza gli ispirava fiducia,e tristezza. Si alzò.
<< Come ti chiami tu?>>
<< Zhalia>>.
Una scossa elettrica gli corse lungo la schiena.
<< Dove sono i tuoi genitori?>>
<< Morti.>>
<< Anche i miei. Vuoi essere mio amico?>>
Zhalia gli tese la mano,e lui l’afferrò. Sorrise incerto.
 
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